KUROI NAMIDA
(Lacrime nere)

di Ellen


Dal libro della Genesi 1,1-5
In principio Dio creò il cielo e la terra.                 
Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse:”Sia la luce!”. E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

_____________________________________________________________

A quella parte, quella delle tenebre, appartengono i demoni: spiriti che si sono liberati del corpo, o disincarnati, dai Nephilim, noti anche come ibridi degli angeli caduti, misti alla discendenza dell’uomo.


La loro essenza è fatta di oscurità, odio, cupidigia, lussuria, invidia, ira, superbia e accidia: vivono nelle profondità buie della terra, dove non è permesso a nessun essere umano addentrarsi.

-Figlia mia , mancano pochi giorni alla data della tua iniziazione e per questo ti assegnerò un compito molto importante … - rimase un attimo in silenzio e poi continuò nel suo monologo-  Ti reputo, ormai, in grado di affrontare compiti ben più difficili del semplice stuzzicare gli istinti più bassi degli esseri umani  … Una volta portato a termine, la tua preparazione per diventare un demone completo sarà praticamente conclusa e si sigillerà il giorno del plenilunio con il rito di metamorfosi.-
La ragazza ascoltava in silenzio le parole del suo anziano padre e indiscusso sovrano dei demoni: fin da piccola era stata istruita e preparata per quel giorno, in cui sarebbe diventata male puro, assumendo le fattezze di un demone vero, e in cui, nelle sue vene, sarebbe corso il sangue del peccato e della sofferenza.
-Ti ascolto padre … -
Il demone ebbe un ghigno di piacere : stava per affidare alla sua adorata figlia un incarico glorioso, il sangue di cui si sarebbe sporcata avrebbe decretato, definitivamente, la sovranità della sua stirpe.

-Dovrai uccidere un angelo.- la guardò fissa  nei suoi occhi cerulei e pensò che, fra poco, avrebbe perso quel disgustoso aspetto umano e che, finalmente, sarebbe diventata un essere oscuro come lui!
-Uccidere un angelo? Un essere di quel tipo?Esiste veramente?-
-Ma certo, figlia mia … nello stesso modo in cui esisti tu, esistono anche gli angeli.-
-Un angelo qualsiasi o uno in particolare?- Il mostro si avvicinò a lei e accarezzandola sul viso, le sorrise.
-Uno qualsiasi non andrebbe bene per la figlia del sovrano … dovrà essere uno speciale … -
-E chi è, padre?-
-C’è un angelo che sta vagando per la terra e vanificando i nostri sforzi di obnubilare le menti e gli animi degli esseri umani … sarà lui il tuo obiettivo, tesoro mio! Ma bada, non è un angelo come gli altri … è molto forte il suo potere … è riuscito, da solo,  a spazzare via le tenebre da molti dei nostri seguaci … -
-Padre, sarò degna di questa missione … non ti preoccupare, ti renderò fiero di me e non ti deluderò per nessuna ragione. – la ragazza si alzò , mostrando il suo corpo perfetto e sensuale, coperto solo da alcuni veli scuri che coprivano appena i suoi seni sodi e il suo ventre: il suo corpo, così peccaminoso e seducente, incantava gli animi degli uomini, insinuando nel loro cuore il seme della lussuria, ma il suo corpo ancora “puro”, non era stato contaminato con il sangue di nessun essere e per questo continuava ad avere le sembianze di un umano.
Con passo deciso, attraversò la sala patronale per andarsene e adempiere al suo dovere, quando il padre le diede un ultimo avvertimento:


-Francoise , se fallirai … ti rinnegherò e ti ucciderò io stesso , con le mie stesse mani, ricordatelo... - la ragazza ascoltò e senza un minimo di timore, uscì , lasciando il padre solo, e dirigendosi verso il suo destino.

Era notte fonda mentre Francoise si bagnava nel sacro fiume degli inferi, in preparazione della sua missione: si diceva che bagnarsi in quelle acque, prima di una grande impresa, portasse ancora maggiore concentrazione e forza. In quell’acqua, in cui si mischiavano i mali del mondo, i demoni traevano la loro potenza … e in quelle stesse acque , da lì a pochi giorni, ci sarebbe stata la sua iniziazione e con essa la perdita definitiva del suo aspetto . Il rito prevedeva che i demoni come lei, che ancora non avevano raggiunto la completa maturazione, fossero bagnati con il sangue di una vittima innocente e poi privati del loro corpo umano, per assumere la forma definitiva.


Avrebbe dovuto dire addio a quelle sembianze, con cui aveva giocato fin da bambina e che aveva usato, da sempre, per ammaliare e far cadere ai suoi piedi uomini e demoni; cosa che, da una parte, trovava estremamente divertente e soddisfacente per la sua lussuria, ma dall’altra era, solo, un intralcio al suo vero io.

 
Era l’alba e stava per scendere tra gli umani: in passato si era divertita molto a farlo , a camminare tra loro senza che la vedessero … di giorno non potevano né vederla né sentirla, lei poteva agire indisturbata, compiendo atti crudeli o manipolando le loro menti per creare scompiglio. Solo con le tenebre potevano prendere coscienza della sua presenza e farsi soggiogare dal suo potere, era allora che catturava le sue vittime e le imprigionava nella sua ragnatela perversa.
Ma quel giorno sarebbe stato diverso:non sarebbe andata a giocare con quelle insulse vite umane con cui si divertiva fin dall’infanzia, quel giorno sarebbe scesa a commettere efferatezze solo per attirare la sua preda.

Era strano percepire sotto i piedi quel freddo pavimento su cui camminavano gli esseri umani,soprattutto  per lei, che era abituata a camminare tra le fiamme degli Inferi e questo, la infastidiva terribilmente, provocando in lei un forte tedio che sfogava, creando piccoli tafferugli a giro: incidenti, liti, furti e aggressioni .

-Perché stai facendo questo?- una voce risuonò con forza da dietro le sue spalle.
Francoise si arrestò di colpo e con lentezza, quasi assaporando con gusto quel momento, si girò verso la voce che l’aveva fermata, sapendo già chi si sarebbe trovata davanti: solo un essere come lui avrebbe potuto vederla di giorno. Non si era mai chiesta che aspetto avessero quegli esseri disgustosi, fatti di luce e amore, l’opposto di quello di cui era fatta lei, ma ora ,ciò, la incuriosiva molto.
-Quindi … tu sei un angelo … - lo guardò dritto negli occhi, sostenendo il suo sguardo con durezza e fierezza della sua razza.
-E tu … sei un demone … -
-Sì … - lei sorrise con una punta di malizia e il suo sguardo si riempì di lussuria e malvagità.
-E’ inutile che mi guardi così … i tuoi poteri non funzionano su di me .-
Lei rise : - Sono stata mandata qui per ucciderti … non per sedurti … -
-Lo so … -
-E sei così tranquillo?Non hai paura … - lei lo incalzò.
-No … perché dovrei averlo? Io sono nelle mani della luce e del suo immenso amore … -
-Le tenebre divorano la luce ed io farò lo stesso con te .-
-Fallo, ma … prima voglio mostrarti il mio potere.-
-Se pensi di intimorirmi o di farmi desistere, ti sbagli … -
-No, ti voglio solo mostrare quale è il mio potere … Per essere alla pari.-
-Alla pari? Che cosa intendi?- lo sfidò con baldanza.
-Fino ad ora ti ho osservato in silenzio e ho potuto vedere di cosa sei capace e quali sono le tue facoltà … Quindi, io so … Tu , invece, non sai nulla di me … non sei curiosa di conoscere la mia forza? Si dice che è bene conoscere il proprio nemico prima di sfidarlo … -
-Tu vuoi solo prendere tempo … Io non ho bisogno di conoscere il tuo potere per ucciderti. Inoltre … tu non sai chi sono io … - la sua bocca si piegò in una smorfia soddisfatta.
-Io so benissimo chi sei … figlia del Sovrano dei demoni, l’identificazione del male e della lussuria, degna erede di tuo padre … -
-Allora … la mia fama è giunta fino ai piani alti … mio padre ne sarà fiero!- disse lei schernendolo.-Morirai per mano della figlia del Male, dovresti reputarti onorato di tanta fortuna!-
-Mi ucciderai solo dopo che ti avrò mostrato il mio potere … - disse lui con estrema calma.
-Io non mi faccio dare ordini da te … - ringhiò furibonda.
L’angelo, non curante della sua risposta, si voltò e cominciò a camminare seguendo la folla, mentre Francoise iniziò a seguirlo con lo sguardo dall’altra parte della strada: non erano poi così diversi d’aspetto … anche lui aveva un corpo umano come il suo, i capelli erano biondi come i suoi, ma di una tonalità più accesa, gli occhi erano color nocciola mentre i suoi erano cerulei, la loro pelle era bianca come l’avorio … Solo le loro ali erano diverse, solo quelle, li contraddistingueva e li rendeva antitetici:le sue erano nere come le tenebre, quelle di lui bianche come la luce. Lei era le tenebre e lui era la luce.
Francoise creava piccoli dissidi e lui con altrettanta facilità li appianava, continuarono per molto tempo in quel modo, finché il sole cominciò a calare. La ragazza doveva concludere il suo compito al più presto, prima che la notte scendesse.
-E’ quasi giunta la notte … il tuo ambiente naturale … sarà ancora più semplice uccidermi per te … -
-E’ vero … ma io non mi affiderò al mio naturale mondo per farlo … tornerò domani, con la luce del giorno … quando tutti i tuoi simili potranno vederti morire per mano mia, nel tuo ambiente naturale … .- E dicendo così il demone sparì .
_______________________________________________________________

Suo padre l’aspettava nella sala patronale, con disappunto e rabbia.
-Perché non l’hai ucciso? Che vuol dire tornerò con la luce per farlo?-
-Padre … -
-Non voglio sentire scuse! Il tuo comportamento è stato deplorevole, dovevi ucciderlo quando ne avevi l’occasione!Che ti è preso? E’ inaudito!Un vero affronto!Tu, non sai la vergogna che mi hai fatto provare … !E’ riprovevole che la figlia del Sovrano dei demoni sia andata a giro per la Terra, con un angelo, a giocare al bene e al male!-
-Non sono andata a giocare!- tentò di difendersi.
-Non dire sciocchezze!- le urlò contro -E soprattutto: non osare rispondere a tuo padre!Non ne sei all’altezza!Ricordati che tu sei meno di un demone in questo momento … sei solo spazzatura!-
La ragazza rimase in silenzio, con gli occhi bassi , ma pieni di rabbia.
-Lo ucciderò … domani … -


-Devi farlo! O ricordati che sarai tu a morire … figlia mia … - la voce del sovrano assunse un tono aspro e deciso, per cui la stessa Francoise  si sentì rabbrividire.

L’alba del secondo giorno.
Era il secondo giorno e lei era pronta ad ucciderlo: non si sarebbe più fatta raggirare da quell’ essere.

-Eccoti … finalmente ti ho trovato!-
-Io ero qui ad aspettarti … Non mi sono mosso. –
Il demone si innervosì, quella frase suonava come una derisione …
-No, non lo è … non ti sto deridendo. Ti stavo aspettando veramente... - l’angelo le aveva letto nel pensiero e questo la fece tremare, forse aveva sottovalutato il suo nemico … forse avrebbe dovuto, veramente, osservare meglio i suoi poteri prima di affrontarlo …
-Ho deciso di graziarti … per oggi. Voglio vedere ancora il tuo potere all’opera prima di eliminarti.-
-Se è questo è quello che vuoi … allora andiamo … il giorno passa velocemente e lascia spazio alle tenebre ancora più velocemente … -
Lei lo guardò e come il giorno prima lo seguì, lei creò scompiglio e lui riportò la pace, lei originò odio e lui portò l’amore …
-Non vuoi sapere il mio nome …? Non ti interessa neanche sapere come si chiama chi ucciderai ?-
-Perché? Mi dovrebbe interessare? Cambierebbe qualcosa se io sapessi il tuo nome?-
-No … è solo un nome … hai ragione … - sorrise lui mestamente.

Giunse il tramonto e il demone rimandò l’esecuzione, improvvisamente non si sentiva più all’altezza della situazione … quell’essere la stava facendo vacillare e per la prima volta sentiva di essere caduta, lei stessa, nello stesso giochino delle illusioni che aveva sempre usato con le sue vittime … Un angelo poteva ingannarti con la sua luce eterea e sacra? A quanto pareva, se volontariamente o meno, ma stava riuscendo a farla cadere vittima di essa e questa cosa la spaventò. Lei era un demone, uno tra i più potenti della sua stirpe e non poteva cadere soggiogata dalla luce.
______________________________________________________________

Quando rientrò, il padre la convocò immediatamente, adirato come non mai nei suoi confronti .
-Tu non sei degna di essere mia figlia!Smettila di giocare con lui!Uccidilo e basta! La mia pazienza ha un limite Francoise … -
-Lo so padre … ma ho sottovalutato la mia preda … se lo affrontassi ora, soccomberei … -
-Cosa stai dicendo?Tu sei mia figlia! Non puoi soccombere alla luce!Tu sei male puro!Se ho affidato a te questo compito è perché so che puoi farcela … -
-E ce la farò! Chiedo solo ancora alcuni giorni … e poi di lui non resterà neanche l’idea! Te lo prometto padre!-


-Uccidilo … e in fretta! Prima del plenilunio deve morire!- il demone uscì dalla stanza , lasciandola sola a riflettere sul da farsi.

L’alba del terzo giorno.

-Quale è il tuo nome?-
-Joe. –
-Ora che so il tuo nome … saprò dire a mio padre chi ho ucciso.-
-Avevi detto che non cambiava nulla sapere un nome … che non faceva la differenza … hai cambiato idea?-
-No … ma voglio vedere i tuoi poteri anche oggi … -
-D’accordo … andiamo Francoise … - la chiamò per nome, suscitando in lei un certo disappunto.
-Non chiamarmi per nome … Nessuno , tranne mio padre, può farlo … -
-Nessun demone … non è detto che valga per un angelo … -
-Quando ti ucciderò festeggerò con il tuo sangue … -
L’angelo non rispose, si incamminò nuovamente come faceva tutti i giorni ,   ma …
-Tu non sai cosa sia l’amore … la pietà … il dolore … -
-Amore?Pietà? … Non farmi ridere!- ghignò con malvagità - Queste parole non rientrano nel mio vocabolario … Io sono il male puro … e basta.-
-Sei mai stata amata?-
La ragazza lo guardò interdetta … -Amata? … cosa significa?-
-Significa accettare una persona per quello che è , con i suoi pregi e i suoi difetti … volere che questa sia felice, anche se questo comporta essere lontano da lei … donare la propria vita per la felicità della persona che si ama … e tanto altro ancora … -
-Tanto altro ancora?-
-Sì … il significato dell’amore è immenso … non puoi riuscire a definirlo con le parole … neanche con tutte le parole del mondo e di tutte le lingue del mondo, riusciresti a definire l’amore … Il suo concetto è qualcosa di molto più grande di noi … è come la luce … qualcosa di infinito … -
La ragazza si mise a ridere e l’angelo la guardò con rammarico.
-Tu, chiedi a un demone se è mai stato amato?Ti rendi conto dell’assurdità della domanda? Io sono un demone … gli uomini ci temono … e ci desiderano allo stesso tempo …  non provano amore per noi … e come potrebbero? Gli rubiamo l’anima per divorarla … e poi … mi hai visto? Il mio corpo è fatto per la lussuria … per il desiderio e il peccato … Il mio corpo umano rispecchia solo la mia anima oscura … Nessuno potrebbe mai amarmi  … neanche  mio padre riesce a  farlo … -
Joe l’ascoltò in silenzio e una lacrima d’oro scese dai suoi occhi.
-Perché stai piangendo? Ti faccio pena? … un angelo che ha dispiacere per un demone … che cosa ridicola!- si schernì.
-No, è solo che … mi fa solo male sapere che esistono esseri come te che non conoscono cosa sia l’amore … che non abbiano mai sentito il suo immenso calore … -
-Io non ne ho bisogno … a me basta il calore delle fiamme e della passione … -

Giunse il tramonto e il demone rimandò l’esecuzione …
-Ti ho donato un altro giorno di vita … ringraziami per la mia bontà … -
-Non posso … Io sono un angelo  e tu un demone … io sono la luce e tu le tenebre … non ci possono essere piaceri l’uno per l’altro … -
Quella frase era vera, non poteva rimandare oltre … l’avrebbe ucciso adesso, in quel preciso momento … Sentì fluire il suo sangue demoniaco nelle vene e i suoi occhi cerulei diventare rossi come il sangue, i suoi poteri erano riuniti e la sua forza era al massimo, poteva percepirlo distintamente. Alzò lo sguardo verso di lui, pronta a colpire con ferocia e crudeltà, la sua mano aveva assunto la forma della spada degli Inferi, di cui solo la sua stirpe poteva usufruire:era una spada dalla lama affilata, bagnata dal sangue di innocenti e di angeli … avrebbe potuto tagliare con un colpo solo, la testa di cento creature come lui, se solo avesse voluto!
Joe la guardò e capì subito che la parte più oscura del suo animo si era impossessata di lei, non fece nulla per difendersi o per opporsi, pronunciò solo alcune parole prima che la spada scendesse inesorabile su di lui …
-Luce .. perdona questo essere che sta per togliere la vita a chi la ama … -
Un momento prima che stesse per tagliargli la testa , Francoise si riscosse e fermò la lama a qualche centimetro da lui .
-Che hai detto? … tu … cosa hai detto? Maledetto!-urlò e i suoi occhi si spensero di malvagità, ritornando cerulei e la sua bocca si strinse in una smorfia di dolore.


Scese la notte: Francoise,  adirata e avvolta dalle tenebre  sparì , lasciandolo da solo.

Isaac, il Sovrano dei demoni e padre di Francoise, quella sera non volle concederle udienza … Si rifiutò categoricamente di vederla , ma le mandò un messaggio attraverso uno dei suoi tirapiedi, in cui intimò alla figlia di uccidere l’angelo al più presto o avrebbe inviato suo fratello, Albert, a farlo e poi, sarebbe toccato a lei …

L’alba del quarto giorno.
Mentre Francoise cercava Joe, non faceva che ripetersi che non poteva essere, un angelo non poteva amare un demone!Era follia pura! I pilastri del mondo si sarebbero rovesciati e avrebbero messo a soqquadro qualsiasi cosa, infrangendo l’equilibrio tra terra e cielo … Stava vagando sperduta e si accorgeva che in realtà, più che cercarlo, stava tentando di allontanarsi da lui ... ma lei doveva ucciderlo, non poteva dimenticare la sua missione.
-Mi stavi cercando?-
Lei si voltò verso il punto da cui proveniva la voce.
-Sì … la mia missione non sarà finita finché non ti avrò ucciso .-
-Lo so … accompagnami per l’ultimo giorno … vuoi?-
Lei si fermò a riflettere, esitò e questo la fece vacillare ancora di più … il suo animo di demone … sembrava essersi assopito … la sua oscurità … sembrava essersi affievolita …
-Io non ti amo … Sono un demone! Io non posso amare!Io ti posso desiderare , ma non amare … -
-Io non ti ho mai chiesto di amarmi … -
-Ma hai detto che mi ami … e questo va contro le nostre leggi!Un angelo non può amare un demone!Luce e tenebre non si possono incontrare che solo per pochi istanti all’alba e al tramonto … questo è il loro destino!Tu non puoi sfidare questa legge!-
-Io sono luce … e non posso fondermi con le tenebre … lo so … ma non posso impedire all’amore di esistere … -
-Tu sei folle! Io non ti amo!- lei gridò disperata quelle parole e lui non mosse ciglio. Era come parlare con un muro, lui non l’ascoltava … Joe la guardò un’ultima volta e poi si incamminò nel suo solito viaggio … Francoise lo seguì come aveva fatto in quegli ultimi giorni, chiedendosi se non fosse impazzita pure lei …
Si ritrovarono a camminare assieme, l’uno di fianco all’altro.
-Io ti desidero … ma non ti amo. Il tuo è amore … o come lo definisci tu !… Il mio è desiderio, lussuria … l’opposto del tuo sentimento …! - L’angelo non rispondeva , stava in silenzio e continuava a donare pace e amore intorno a sé.
-Io ti devo uccidere … non c’è altra via di uscita!- gridò e poi con un filo di voce proseguì - Anche se … se tu cadessi vittima del mio potere … se tu ti lasciassi andare alla lussuria, diventeresti un angelo caduto e allora … Io non dovrei più ucciderti … -
-Sai che non è possibile … ne sei cosciente … Il mio potere è molto più forte del tuo … tu non hai controllo su di me … -
Francoise si fermò e provò , per la prima volta nella sua vita, dolore … il dolore della verità … Fin dal primo momento, aveva capito che lei non sarebbe mai stata in grado di ucciderlo: il suo potere era così grande che se solo avesse voluto, lui l’avrebbe spazzata via con un soffio … ma lei aveva continuato a mentire a sé stessa , con l’illusione che avrebbe trovato un modo per sconfiggerlo … ma era impossibile! … Doveva ammetterlo:era sconfitta e la sua vita era finita, suo padre l’avrebbe uccisa e lui … lui, avrebbe dovuto affrontare Albert … suo fratello … lui era nettamente più forte di lei .. forse … dopo una dura lotta , Albert avrebbe potuto ucciderlo e se poi fosse intervenuto anche suo padre, probabilmente l’avrebbero polverizzato …
Mentre Francoise rifletteva, sentì qualcosa di umido sulle sue guance, si toccò con le dita di una mano e si accorse che erano lacrime … stava piangendo … erano lacrime nere … un demone poteva piangere? Evidentemente sì … e quelle erano le sue lacrime … piccole gocce nere che rigavano copiosamente  le sue guance … Joe se ne accorse e allungò una mano per asciugargliele , ma una terribile scarica elettrica colpì entrambi, gettandoli a terra  nelle due direzioni opposte …
-E’ la legge … non ci possiamo toccare … la luce annullerebbe le tenebre in questo caso … Il tuo potere è più forte del mio … mi annienteresti … - lei lo guardò da terra con occhi persi e capì che doveva andarsene al più presto …


-Tornerò domani … per l’ultima volta … poi non ci vedremo mai più … non possiamo andare contro le nostre leggi … le nostre stesse esistenze non ce lo permettono … - sparì e tornò nelle tenebre, di nascosto da tutti … ormai negli Inferi dovevano essere già tutti a conoscenza del suo tradimento … Doveva però, riuscire a vivere ancora per qualche ora … doveva riuscire a sfuggire alla furia cieca di suo padre … e a compiere la sua missione .

Si rinchiuse nella biblioteca segreta di famiglia, dove erano custoditi i libri più potenti al mondo … il segreto del male era là dentro … tutto chiuso in quel edificio … e per il momento era salva: la struttura aveva un potente scudo di protezione che rendeva invisibile la sua presenza a chiunque la cercasse … Lesse e sfogliò numerosi libri, ma nulla che potesse aiutarla … non sapeva cosa cercare e non sapeva neanche se c’era una risposta alla sua domanda …
-Sì, c’è … la risposta alla tua domanda esiste e si trova nel libro segreto dei demoni.- Francoise si voltò di scatto terrorizzata , un altro sentimento che fino a quel momento non aveva conosciuto …
-Mayumi … tu … che ci fai qui?-
-Cugina … tuo padre e tuo fratello ti stanno cercando per vendicarsi del tuo tradimento … Lo sai, vero? Una volta che ti avranno trovata, ti taglieranno la testa e poi ti  strapperanno il cuore e se lo mangeranno … è questa la fine dei traditori … è la nostra legge, ricordi? Quella che tu hai infranto … innamorandoti di un angelo … -
-Io non mi sono innamorata di nessuno … io sono un demone!E lo resterò fino alla fine!I demoni non possono amare!-
-Ma tu lo vuoi salvare … al costo della tua vita … questo è amore … è una delle sue sfumature … -
-No, ti sbagli!Io non lo amo!E poi … tu che ne sai di cosa è l’amore?Tu sei un demone come me!Non hai risposte in merito … tu non sai … tu sei come me ! … Io … non so … e non saprò mai!-
-Io non so … è vero … e non saprò mai, perché sono un demone. E resterò tale per sempre … al contrario di te … E comunque … a me non interessa se lo ami o meno … quello è un tuo problema … -
-E allora cosa vuoi? Vuoi consegnarmi nelle mani di mio padre?-
-No, ti voglio solo dire dove cercare la risposta alla tua domanda … -
-Perché lo fai?-
-Perché tanto … sei già morta! … E’ solo un modo per prolungare i giochi e rendere la cosa più divertente …! – rise spregevolmente.
Mayumi consegnò il libro segreto di famiglia alla cugina e se ne andò, promettendole di non avvisare , per il momento, suo padre su  dove si trovasse nascosta .


La risposta che cercava era in quel libro,  che stringeva fra le mani con tanta passione e disperazione, il tesoro di famiglia in cui era racchiuso il segreto più grande in assoluto: il modo in cui la sua razza poteva essere sconfitta e resa schiava degli angeli … Una volta che si fosse impossessata di quell’enorme tesoro, avrebbe dovuto metterlo in atto, prima che suo padre la trovasse … e questo era decisamente più difficile da realizzare …

L’alba del quinto giorno .

Joe stava guardando l’alba ,era perso nel suo splendore,e non si accorse di lei fino a quando non se la trovò accanto …
-Posso portare a termine la mia missione … -
-Mi ucciderai … -
-No … sarai tu ad uccidere me … -
L’angelo spalancò gli occhi, incredulo per quello che aveva sentito .
-Io .. non potrei mai farlo … mai!-
-Ma se non lo farai moriremo entrambi … -
-Cosa …?-
-Io sono una traditrice agli occhi dei miei simili … Mio padre e mio fratello mi stanno cercando per giustiziarmi … e appena mi avranno trovata … - si interruppe, tralasciando i dettagli della terribile fine che avrebbe potuto fare - Tu farai la mia stessa fine … per quanto tu sia potente , il potere di mio fratello e di mio padre uniti, ti distruggeranno … c’è un unico modo per salvarti … ed è uccidermi … -
-Non lo farò. –
-Non importa che sia tu a farlo … sarò io a farlo per te … -
-No!-
-La nostra legge …. Dice che .. se un angelo riesce ad uccidere un demone, a far sì che un demone si autodistrugga … quel angelo sarà intoccabile per gli altri demoni … perché vista come una sconfitta per l’intera stirpe … per questo mi devono uccidere , per lavare l’onta procurata dal mio tradimento e dalla mia sconfitta … - le sue pallide guance, come il giorno prima, furono attraversate da quelle lacrime nere che le ricordavano la sua triste origine …
-Tradimento? … - la guardò negli occhi, cercando quella risposta  che avrebbe voluto sentirsi dare - Non lo posso accettare … non ti permetterò di sacrificarti per me … mai! – la sua calma vacillò.
Francoise sospirò e guardò gli ultimi momenti dell’alba … la sua ultima alba …
-Ricordi cosa ti ho detto? … Luce e tenebre non si incontrano mai … solo per qualche istante all’alba e al tramonto … e ora è l’alba … - furono un lieve sospiro quelle sue ultime parole, prima che si avvicinasse a lui e l’abbracciasse.
Un enorme scarica elettrica li travolse, la luce annientò le tenebre e tutto ebbe fine … La sentì svanire tra le sue braccia, dissolversi come aria, tra urla di dolore e disperazione per quel destino crudele …
Lui era salvo … la legge era chiara:  nessun demone avrebbe più potuto toccarlo a quel punto, ma …    non poteva sottrarsi al terribile giudice che era il suo cuore …
_____________________________________________________________

L’alba del sesto giorno.

Fu luce e poi oscurità. Il dolore inconsolabile avvolse l’anima dell’angelo, portandolo alla follia e poi alla realtà ... aveva distrutto con le sue mani e il suo essere quella creatura così sola e triste …
Stravolto e sconvolto per quello a cui, neanche lui, era preparato … per un amore così grande e inverosimile, che aveva infranto le leggi universali e che aveva sacrificato la propria vita per lui … decise di rinunciare alla sua eternità e di vagare per il resto dei suoi giorni sulla Terra, come un semplice essere umano,  per espiare le sue colpe … per aver causato la morte di chi, una volta imparato cosa fosse l’amore, aveva saputo amare più di un angelo come lui ....

A Emiliano,
ispirato da “God’s War”
e dal capolavoro incompiuto
del Maestro Shotaro Ishinomori.

 

© 21/11/ 2012

Licenza Creative Commons
Cyborg 009 Fanfiction di www.cyborg009.it è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported

 
 


Questo e' un sito amatoriale il cui unico scopo è divulgare ed informare senza fini di lucro alcuno.
Tutto il materiale, le immagini e gli screenshots su queste pagine sono di proprieta' dei relativi autori e sono offerte solo a scopo dimostrativo e descrittivo

Copyright (c) 2006 - 2011   |   Cyborg 009 Il forum italiano   |   Kibou